Online vs banchetti nelle piazze: maggiore affluenza e tempi record
Nella prima metà di settembre 2021 alcuni piccoli partiti e associazioni hanno proposto due referendum: il primo abrogativo, nei confronti di una legge del 1990 che stabilisce pene detentive e amministrative per l’uso personale della cannabis. Con il raggiungimento di 500.000 firme entro fine settembre si potrà votare per abrogare la legge. È sempre di questi giorni un altro referendum, quello sulla legalizzazione dell’eutanasia: 500.000 firme ai banchetti e 250.000 online, con l’ampio superamento della soglia minima e la possibilità quindi di passare al voto.
Al di là dei temi dei 2 referendum, la questione centrale sta nell’aver raggiunto il quorum grazie all’aiuto dello SPID, l’identità digitale fornita anche da TIM che abbiamo iniziato ad apprezzare in questi mesi con la prenotazione del vaccino anti-covid, per l’accesso al fascicolo sanitario nazionale e per tanti altri utilizzi.
Nel caso di questi 2 referendum, per dire sì è bastato andare sulle piattaforme rese disponibili e firmare virtualmente appunto attraverso l’inserimento dello SPID, alla stregua di una firma fisica al banchetto con presentazione di un documento di identità.

Perché la firma con SPID è più sicura, rapida ed economica, anche quando parliamo di referendum
Innanzitutto parliamo di un grande passo avanti nel concetto della cosiddetta democrazia del click: una rivoluzione quella della firma digitale che permette di fare tornare il referendum in mano ai cittadini (l’ultimo referendum popolare risale al 2011), senza troppi ostacoli burocratici e politici sul cammino.
Poi c’è sicuramente la questione della sicurezza della firma: sarà la Cassazione ad esaminare le firme, lavoro che sarà più semplice da verificare, con un voto garantito digitalmente e privo di errori umani, frequenti invece con i banchetti, dove a volte si perde un foglio o si dimentica di chiedere il numero del documento identificativo, vanificando così il voto.
Altro elemento proprio del digitale e dell’approccio online è quello della capillarità: è sempre più facile trovare i banchetti dei referendum nelle grandi città piuttosto che nella miriade di piccoli comuni. Con lo SPID diventa facile per tutti votare, superando così la pigrizia di cercare il punto di raccolta più vicino, a volte in comuni diversi da quello di residenza.
E per finire, riduzione dei costi: organizzare banchetti, chiedere permessi e quant’altro si risolve creando invece una pagina web e un collegamento allo SPID nazionale.

L’accesso per i referendum è possibile anche con CIE (Carta di Identità Elettronica), un’applicazione fornita dal Poligrafico e Zecca dello Stato italiano: da Desktop con un lettore di smart card; con App da smartphone dotato di interfaccia NFC.
Sempre efficace ma più elaborato di SPID.